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Cavia o Porcellino d'India
Scheda e fotografia inviata da Silvia
Classe: Mammiferi
Ordine: Roditori
Sottordine: Istricomorfi
Famiglia: Caviidae
Genere: Cavia
Specie: Porcellus
ORIGINI: Le origini della cavia, risalgono a paesi del sud America, il nome “porcellino d’India” deriva dal fatto che Cristoforo Colombo, quando scoprì l’America nel 1492 era convinto di aver scoperto le Indie e per questo il loro nome rimase legato a questo avvenimento. Proprio con la scoperta dell’America, circa un secolo dopo si iniziano ad importare questi animaletti verso l’Europa; nell’America del sud questi erano usati dagli abitanti autoctoni come cibo e dunque venivano cacciati, invece in Europa quasi da subito sono allevati come animali domestici. Il nome inglese per questi animaletti è “guinea pig” , sulle origini del termine “guinea” ci sono diverse teorie, una dice che ai tempi in Inghilterra venivano venduti per una ghinea, un’altra teoria invece dice che tornando in Europa dai viaggi importando questi animaletti, le navi si fermassero in Guinea e da qui il nome. Il termine cavia, invece si pensa che derivi da un termine simile usato in una lingua precolombiana che vuol dire topo. In natura esistono diverse specie di cavia e si pensa che dall’unione di due di queste sia nata la così detta cavia domestica. Il loro ambiente naturale comunque sono le grandi distese, territori in parte anche aridi nei quali vivono in piccoli branchi.
LA CAVIA IN GENERALE: La cavia è un animaletto, molto simpatico, e al contrario dei criceti è un animale prettamente diurno. Sono animali che se abituati da piccoli saranno molto socievoli e chiederanno sempre il contatto con il padrone…se invece prese più grandi potrebbero essere più schive, ma possono essere tranquillamente abituate in quanto sono comunque animali pacifici. Al contrario di come molti pensano, non sono animali “non” impegnativi, richiedono costanti cure, e non possono essere lasciate alle cure esclusive di bambini, anche perché sono animali estremamente delicati. La differenza tra maschi e femmine, tenendo un solo soggetto, è unicamente di dimensione, i maschi infatti hanno un peso che può variare dai 900g a 1200g, le femmine di solito sono di taglia leggermente inferiore e il loro peso gravita intorno gli 800g, raggiungendo un picco massimo di 900g.Le cavie sono animali molto socievoli e anche se possono instaurare un rapporto buonissimo con il padrone, l’ideale sarebbe prendere almeno due soggetti; per evitare il problema cuccioli, per una pacifica convivenza l’ideale sarebbe acquistare due femmine: le femmine vivono tranquillamente tra di loro e in un secondo momento è anche possibile inserire altri esemplari, altrimenti si può optare per due maschi, in quel caso l’ideale sarebbe prendere due soggetti cresciuti insieme dall’inizio, altrimenti non è detta una pacifica convivenza, nel caso nonostante tutto si decidesse di inserire un altro maschio in un gruppo di maschi, bisogna avere comunque uno spazio abbastanza grande, fare abituare il nuovo soggetto al gruppo poco alla volta, avere eventualmente uno spazio e calcolare l’eventualità che potrebbero non andare mai d’accordo e comunque scegliere un soggetto cucciolo, in modo tale che almeno si riduca l’antagonismo e vengano rispettati i principi gerarchici già presenti nel gruppo. Una coppia con il maschio sterilizzato potrebbe essere un’altra alternativa.Da tenere in considerazione che molte femmine presenti nei negozi, sono già gravide, quindi al momento dell’acquisto c’è da pensare anche a quest’eventualità, infatti le femmine potrebbero rimanere gravide già a soli 20 giorni. Prima di acquistare un animale, bisognerebbe controllare le condizioni igieniche del negozio e della gabbia dove sono tenuti i soggetti da noi scelti, vedere se l’esemplare scelto è vispo, attento, non troppo spaventato e non aggressivo nei confronti degli altri e soprattutto vedere se presenta scoli, guardare se nella gabbia le feci sono solide, e vedere che non manchino peli, o vi siano croste sulla cute del soggetto scelto. A prescindere da questo una volta deciso è bene prendere l’animale e ancora prima di portarlo a casa, fargli fare un controllo da un veterinario, ma attenzione non tutti i veterinari sono esperti in animali esotici, quindi prima ancora di prendere l’animale sarebbe bene fare una ricerca accurata di un veterinario competente in materia. Prima di rivolgersi ad un negoziante, si può comunque pensare di adottare una cavia, in quanto ci sono molte di loro che cercano casa. Le cavie come i conigli nani, possono stare in libertà, ma con una casa a misura di cavia, quindi facendo attenzione che i fili elettrici siano coperti, che non possa andare in zone rischiose e che soprattutto in presenza di terrazzi, vi sia un muretto e non la ringhiera e che in quel caso, la ringhiera sia ben recintata con della rete fitta che la cavia non possa rosicchiare. Non bisogna stupirsi se si vede la cavia intenta a mangiare le feci, non si tratta infatti di semplici feci, ma di cecotropo, nella digestione della cavia, una parte di sostanze viene assimilata, una parte viene espulsa come feci e una parte viene trasformata in questa sostanza “cecotropo” che viene espulsa come le feci, ma che le cavie mangiano ancora prima di espellerla del tutto e che serve loro come sostanza proteinica e vitaminica.Le cavie sono solite fare dei versi, è del tutto normale, è il loro modo di comunicare, se si sta attenti si può notare che comunque le tonalità cambiano e questo perché intendono comunicare cose diverse: gioia, fame, felicità ma anche dolore.
LA SISTEMAZIONE (gabbia, lettiera e
accessori): Una cavia ha comunque bisogno di spazi grandi e non di gabbie per
criceti, che non devono mai essere usate…per una cavia soltanto la
gabbia ideale, partendo dal presupposto che più grande
è meglio è,
dovrebbe essere circa 70cmx45cm…naturalmente per due soggetti le
dimensioni minime dovrebbero essere di 80cm, ma l’ideale
sarebbe una
gabbia di 100cm…da evitare sono le gabbie in plexiglas che comunque
surriscaldano, non permettono all’animale di curiosare come
vorrebbero
e che comunque non lasciano uscire liberamente le esalazioni delle
urine e che d’estate rendono l’aria rarefatta. Una
volta scelta la
gabbia bisogna vedere come arredarla: a scelta del proprietario si
può
decidere di mettere all’interno un nido che consenta alla
cavia di
andarsi a rintanare quando lo ritiene opportuno, tuttavia la cavia che
sotto certi punti di vista è timida, con un nido
all’interno tenderà a
stare nascosta diverso tempo, nel momento in cui è nascosta
per farla
stare tranquilla sarebbe bene non cercarla di prendere. Se si opta per
mettere un nido, l’ideale è quello di plastica
smontabile, che è
facilmente lavabile e più igienico, inoltre aprendo il tetto
si può
osservare la cavia senza disturbarla più di tanto ed
è più difficile da
rosicchiare. Altri due accessori molto utili sono la fieniera e
l’angoliera igienica, la prima serve per mettere il fieno da
mangiare
senza che questo sia sparso all’interno della gabbia e quindi
senza che
entri in contatto con magari le feci o le urine e senza che la cavia
possa sparpagliarlo; l’angoliera invece è un
oggetto che nasce
principalmente per i furetti, ma va benissimo anche per cavie,
cincillà
e conigli…consiste in un attrezzino, abbastanza economico di plastica
che si mette da un lato nella gabbia con dentro la lettiera, in questo
modo si può abituare l’animale a sporcare solo in
quel angolo, senza
essere costretti a coprire l’intera superficie della gabbia
con
materiale assorbente, e anche per il proprietario è dunque
più semplice
da pulire. La scelta della lettiera è sempre un dilemma per
i
proprietari di cavie, ci sono diverse opzioni di scelta, ma sicuramente
una soluzione molto valida, particolarmente assorbente consiste nel
pellet di legno, in circolazione ci sono diverse marche da utilizzare e
va anche benissimo comprare il pellet di legno per le stufe, che
è
esattamente la stessa cosa, l’importante è veder
che non sia trattato
chimicamente e che il tipo di legno utilizzato non sia nocivo (per
esempio va benissimo il faggio e pioppo per andare sul sicuro),
alternativa è il truciolato per roditori, reperibile in
qualsiasi
negozio per animali, o il tutolo di mais, che tuttavia assorbe meno.
L’importante per qualsiasi prodotto è che non sia
aromatizzato
assolutamente, ma al naturale, in quanto le esalazioni, potrebbero
essere nocive e procurare danni al fegato.Nella gabbia non deve mai
mancare un beverino del tipo a beccuccio, meglio non mettere ciotole
con l’acqua dentro che si può sporcare e la cavia
può caderci dentro e
bagnarsi, e due ciotole: una per il pellet e
l’altra per la
verdura.La gabbia non va mai collocata in un posto troppo chiassoso, ma
neanche in un posto dove ci sono correnti d’aria o sole
diretto, in
quanto le cavie sono molto sensibili e un colpo di sole come un colpo
d’aria per loro può essere letale. La temperatura
ideale non dovrebbe
superare i 28°, tuttavia le cavie possono acclimatarsi anche a
temperature superiori, l’importante che non sia vicino a
fonti di
calore dirette o sotto il sole; per ovviare al caldo si può
mettere
nella gabbia una bottiglia d’acqua fredda, così se
la cavia sentirà la
necessità potrà refrigerarsi, senza bagnarsi. La
gabbia non va mai
pulita con detergenti di nessun tipo, meglio usare semplice acqua e
aceto e poi risciacquare, pulisce, disinfetta e non è
tossico per gli
animali.
L’ALIMENTAZIONE: La cavia
è un animale al 100%
erbivoro, la sua alimentazione principale deve basarsi sulla
verdura…quando si acquista l’animale, bisogna abituarlo poco
alla
volta, iniziando con un solo tipo di verdura a piccole
quantità e
andando ad aumentare con il tempo, fino poi a far raggiungere una
quantità adeguata di verdura varia. L’importante
è che la verdura sia
ben lavata (solo con acqua), asciugata e assolutamente non fredda di
frigo. Una cavia, al giorno, dovrebbe mangiare circa 100g di verdura,
poi naturalmente è soggettivo. Un altro alimento che la
cavia deve
avere sempre a disposizione è il fieno, quello non deve
mancare mai,
quando si acquista il fieno bisogna vedere che non sia tutto
sbriciolato, che sia verde (quindi non giallino) e profumato, meglio
non compresso. Alimento che accompagna questi due è il
pellettato, in
commercio ci sono diverse marche, l’importante è
che sia un pellettato
specifico per cavie (quindi non cavie e conigli, roditori vari,…), che
sia un prodotto con vitamina C, che non contenga minimamente cereali e
che abbia un alto contenuto di fibre (minimo il 20%). Il pellet con i
cereali e semi vari, non va assolutamente bene, avendo poche fibre alle
cavie non viene facile digerirlo, può fermentare nello
stomaco e
causare blocchi intestinali che in poco tempo possono portare alla
morte.Le verdure commestibili per le cavie sono praticamente quelle
commestibili per l’uomo,anche la frutta va molto bene, da
evitare o
comunque da dare in piccole quantità è la frutta
più zuccherina. Le
cavie sono animali che hanno la crescita continua dei denti, per
mantenere la lunghezza dei denti regolare, tranne che non vi siano
patologie congenite, basta un’alimentazione corretta. Non
bisogna mai
dare alla cavie: pasta e derivati, pane, fette biscottate, biscotti,
snack in commercio con semini e roba del genere, patate, funghi,
legumi, latte e derivati in quanto non tollerano il lattosio, dolci,
cioccolata, prezzemolo, il picciolo del pomodoro, cipolle, aglio,
rabarbaro. I succhi di frutta possono essere tranquillamente dati,
purché senza zucchero.
L’IMPORTANZA DELLA
VITAMINA C: A
differenza di altri roditori, la cavia ha la necessità di
assumere
quotidianamente vitamina C, se ciò non accade, la cavia
viene affetta
dallo scorbuto e in poco tempo muore. La quantità di
vitamina C
quotidiana per cavie dovrebbe essere di circa 30mg, questa razione la
può ottenere da certi alimenti, per le verdure le
più ricche di
vitamina C sono: peperoni rossi, spinaci, cavolo, broccoli, peperoni
verdi e a seguire altre verdure; la frutta più ricca di
vitamina C è
invece: il kiwi, la papaia, le fragole, arancia, uva , mandarino e via
dicendo…Se non si riesce a dare il giusto apporto con
l’alimentazione,
allora si possono usare prodotti farmaceutici anche ad uso umano, dando
qualche goccia (attenendosi alle dosi indicate), meglio direttamente in
bocca, piuttosto che nel beverino. Meglio evitare polivitamici in
quanto potrebbero andare bene per la vitamina C ma potrebbe sfasare
l’apporto delle altre vitamine. La vitamina C è
comunque una vitamina
che si assimila giornalmente, non si possono dare quantità
maggiori per
farla durare di più e anzi se ci sono frequenti sbalzi da
quantità
maggiori a minori anche questi possono causare lo scorbuto.
LA RIPRODUZIONE: Le
cavie, sia maschi che
femmine sono già fertili ad un mese
d’età, eppure più di una volta si
è
sentito di cavie femmine già coperte a 20 giorni, tuttavia
l’ideale per
il primo parto di una cavia sarebbero i due/tre mesi, al contrario una
cavia non dovrebbe mai avere la prima cucciolata a sette mesi, in
quanto le ossa del pube si solidificano e difficilmente la cavia riesce
a partorire, a volte si può ricorrere al cesario, altre
volte la cavia
non sopravvive. La cavia femmina è recettiva praticamente
sempre, anche
se ha dei cicli d’estro specifici, anche subito dopo il parto
la cavia
è pronta ad accoppiarsi di nuovo. La gravidanza dura da 55 a
75 giorni,
in genere…naturalmente è bene far tenere sotto osservazione
da un
veterinario la cavia gravida, già dopo due settimane
toccando si
possono percepire i cuccioli, tuttavia è bene non palpare
troppo perché
si rischia di far male ai piccoli ed è quindi meglio che
verifichi una
mano esperta. I cuccioli nascono già con il pelo e gli occhi
aperti,
già da subito prendono il latte della mamma e pochissimi
giorni dopo
iniziano a mangiucchiare quello che trovano nella gabbia, fieno,
verdura, etc…quando hanno sui sette giorni iniziano a toccare anche il
pellet. I cuccioli di cavietta iniziano ad essere autonomi verso i 12
giorni, tuttavia è bene lasciarli con la mamma fino ai 21
giorni, più
latte prendono e meglio è, poi è bene separare i
maschi dalle femmine.
I cuccioli nati per parto vanno da 1 a 6. La cavia nel parto fa tutto
da sola, se la si vede in difficoltà è bene
chiamare il veterinario, in
teoria non dovrebbe perdere più di un cucchiaino di sangue,
quindi se
si hanno flussi emorragici maggiori è bene farla
controllare. I
cuccioli possono già essere toccati il giorno seguente, dopo
che la
mamma li ha puliti e si è sicuri che stanno bene, in quanto
se la cavia
è equilibrata non rifiuterà i nascituri. Prima di
far partorire una
cavia, bisogna comunque fare un’attenta riflessione sulla
sistemazione
dei futuri piccoli, sul fatto che comunque bisogna trovare delle
possibili famiglie prima della nascita e che comunque è
meglio non
lasciarli presso negozi, dove il loro destino sarebbe incerto, da
ricordare che alcuni animaletti sono comprati come cibo per serpenti.
La differenza tra maschio e femmina, da grandi è evidente
dalla
presenza dei testicoli nel maschio , ma un occhio allenato
può vedere
la differenza del sesso già nei cuccioli appena nati: i
maschietti
hanno infatti una fessura a I, mentre le femmine a Y.
LE RAZZE: Ci sono davvero moltissime razze e varietà, per il tipo di pelo però se ne distinguono tre, a pelo corto: sono le americane, con il pelo a rosette:le abissine e con il pelo lungo:le peruviane.
LE CURE: Le cavie a pelo lungo vanno spazzolate giornalmente, quelle con il pelo a rosette ogni tanto…la spazzola deve essere in gomma o per neonati e deve essere fatto in modo molto delicato per non ledere la cute. La cavia non ha assolutamente bisogno del bagno, non va lavata, e ancora meno vanno usati prodotti come shampoo per uso umano,per cani o gatti. Se si vuol pulirla si può usare uno shampoo a secco per roditori. In commercio ci sono forbicine e tronchesine per roditori e uccelli, per tagliare le unghie, c’è da stare attenti a non toccare il nervo, devono essere tagliate sempre 2/3mm sopra, se si ha difficoltà meglio andare dal veterinario. Non ci sono vaccini specifici per cavie.