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CASTORO
Caratteristiche generali
Il castoro è diffuso in Germania, in Polonia e in Russia.
E' stato introdotto solo più tardi nella penisola scandinava e nel lago
di Ginevra.
Vive inoltre in Siberia e nella Mongolia settentrionale. Il castoro non
supera gli 80-90 centimetri di lunghezza e il peso oscilla da 20 a 30
chilogrammi.
Il corpo appare tozzo, robusto, molto più sviluppato nella parte
posteriore. La testa è larga posteriormente e fornita di un muso breve
e ottuso. Le zampe sono corte e robuste e sono provviste di 5 dita di
cui le posteriori sono collegate fra loro da una larga membrana
natatoria. La coda rotonda, alla base si appiattisce, acquistando la
forma di una spatola ovale larga da 15 a 20 centimetri circa. I piccoli
orecchi sono nascosti dal pelo, che si compone di una lanetta fitta e
di setole lunghe, rigide e di colore bruno.
La parte superiore del corpo è castano scuro con riflessi grigiastri,
mentre quella inferiore è più chiara e appare di un grigio giallastro.
Alla radice la coda è provvista di lunghi peli, mentre poi appare nuda
e ricoperta di minuscole scaglie nerastre.
Il mantello varia, infatti ci sono castori che tendono al nero, altri
al grigio, e altri al bianco rossiccio. I denti, grossi e robusti,
sporgono molto dalle mascelle.
L'attività costruttiva del castoro dipende tuttavia dalla natura del
terreno, dalla superficie dell'acqua e dalla vegetazione circostante.
In Europa e in Siberia costruisce delle tane interrate negli argini dei
fiumi: la galleria d'accesso sbocca sotto il livello dell'acqua da cui
viene parzialmente invasa. Possono esservi diverse gallerie e tutte
conducono a una prima camera, avente funzione di anticamera, dove il
castoro si libera dell'acqua che impregna la pelliccia. Al vestibolo
segue la camera di abitazione, in posizione sopraelevata, nella quale
vive la famiglia. Un'apertura praticata nel soffitto assicura
un'areazione sufficiente. L'apertura è ricoperta da rami intrecciati
che mascherano tale apertura di areazione e le aperture delle camere di
accesso.
La struttura di questa tana è adatta agli argini solidi e sopraelevati
rispetto al livello dell'acqua. La costruzione più notevole del castoro
è invece la capanna, sempre approntata in acque limpide, su un terreno
sopraelevato. Le capanne vengono costruite con tronchi e rami cementati
con il fango che i castori distribuiscono con le zampe anteriori. Una o
più gallerie d'accesso sboccano sott'acqua. Le capanne comprendono
un'anticamera e una camera di abitazione che il castoro rialza nel caso
il livello dell'acqua cresca. Quando sopraggiunge la piena e l'acqua
invade la camera di abitazione, il castoro prepara un rifugio
provvisorio sul tetto della capanna. Oltre alle singole capanne, i
villaggi dei castori comprendono in genere le costruzioni collettive:
le dighe che sbarrano i corsi d'acqua, i laghi e gli stagni.
Di indole molto prudente essi escono dalla tana di notte. Poco dopo il
tramonto del sole, infatti, lasciano le gallerie, emettendo un fischio
acuto, e gettandosi in acqua. Dapprima nuotano vicino alla tana, ma poi
si avventurano sulla terraferma per cercare il cibo e il materiale da
utilizzare per le loro costruzioni. I castori sono vegetariani e si
nutrono della corteccia degli alberi che divorano con grande abilità
grazie ai loro incisivi che sono estremamente solidi e sporgono dalla
mascella ed essi vengono impiegati dall'animale anche a bocca chiusa. I
castori formano coppie durature. I giovani convivono con i genitori
fino alla pubertà. L'epoca degli amori ha luogo in inverno. La
gestazione dura in genere diverse settimane e le nascite avvengono
nella capanna. I neonati sono ciechi e pelosi e il loro numero varia da
1 a 6. All'età di due anni i giovani lasciano i genitori per costituire
la propria famiglia.