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Himalaiano
Si ringrazia la Sig.ra Natalia per la foto del gatto Himalaiano
Himalaiano o Colour Point
ORIGINE E STORIA:
Il gatto Color Point o Himalayano (così viene chiamato in America) deriva da complicati incroci tra gatti di razza Siamese, Birmana e Persiana, che un allevatore svedese riuscì a realizzare. Più precisamente nel 1920 un genetista svedese, il Sig. Tjbbes, selezionò, in seguito a delle ricerche scientifiche, il gene colourpoint, detto anche Himalayano. In seguito, nel 1935, allevamenti americani selezionarono e stabilizzarono questa varietà, grazie a dei programmi di selezione. Dall’accoppiamento di un Persiano nero e un Siamese nacquero 3 gattini neri a pelo corto. Due di questi gattini furono incrociati tra loro, ottenendo una gattina a pelo lungo che chiamarono Debuttante. Essa fu accoppiata col padre ed ebbe un cucciolo a pelo lungo, ma con le mascature siamesi. Questa selezione portò alla luce alcuni fattori: si dimostrò che la colorazione solida e il pelo corto sono fattori dominanti. L’ultimo gattino nato fu portatore di due geni recessivi: il gene del pelo lungo e quello Himalayano. Non per tutte le Associazioni feline l’Himalayano è considerato una vera e propria razza, ma viene riconosciuto come sottorazza o varietà di Persiano. In passato questa varietà di Persiano è apparsa sul libro dei Guinness dei primati come il gatto più piccolo. ,Di appartenenza ad una famiglia americana Tinker toy, questo il nome del gattino, era alto solo 7 cm e lungo 19. I padroni raccontavano come il piccolo Tinker toy poteva tranquillamente stare nelle loro tasche! Un gatto Himalayano è apparso nel 2000 al cinema, nel film: "Ti presento i miei" con Robert de Niro, nei panni di Jack, padrone affezionatissimo del gattino Himalayano di nome Sfigatto, beniamino della casa e protagonista di divertenti scene.
CARATTERISTICHE FISICHE E GENERALI:
Essendo un incrocio tra razza Siamese, Burmese e Persiana, il mantello del nostro Himalayano o Colour Point si presenta con le tipiche punte colorate del Siamese. I cuccioli sviluppano le marche point nel tempo e con molta lentezza: nascono con il pelo bianco; le prime marche appaiono dopo qualche giorno, ma ci vuole almeno un anno prima che si sviluppino completamente. Il pelo è più lungo di quello del Birmano, mentre la struttura tozza, con gambe corte e robuste è tipica del Persiano. Anche la testa è simile a quella del Persiano: il muso è schiacciato, il naso corto, le guance paffute. Gli occhi sono grandi e tondi color blu zaffiro, ma leggermente più chiari rispetto a quelli del Birmano. Le punte colorate, di colorazione più scura rispetto al resto del corpo, che coprono maschera, orecchie, arti e coda, sono determinate da un gene chiamato Himalayano. Esso è un gene di tipo recessivo, il quale attiva un enzima che trasforma i precursori della melanina in melanina, ottenendo uno inscurimento del pelo. Tale enzima viene inattivato a certe temperature che il corpo raggiunge, mentre alle estremità (naso, orecchie, arti e coda) no. Proprio grazie a questo enzima i gattini alla nascita sono bianchi, perché la temperatura nell’utero materno è più elevata, mantenendosi costante per tutta la gravidanza. Solo dopo 7/10 giorni i points (= le punte colorate) iniziano a comparire per poi consolidarsi verso la terza o quarta settimana di vita. Da adulto il suo pelo è tra i più lunghi rispetto a tutte le atre razze di gatti; presenta dei forti contrasti cromatici che possono variare dal colore nero al guscio di tartaruga o lynx. Si presenta folto e voluminoso, ricoprendo l’intero animale. E' stato riscontrato nell'Himalayano, come nel Birmano e nel Siamese, una particolare predisposizione a succhiarsi la lana: si pensa ad una abitudine ereditaria. Un altro effetto del gene Himalayano sono i meravigliosi occhi che variano dall’azzurro al blu. Il colore del mantello tende a scurirsi con l’età. La maschera tende ad essere più estesa nei maschi.
CARATTERE E COMPORTAMENTO:
Sono gatti tranquilli e docili, ma a differenza degli altri Persiani, hanno la fama di essere molto vivaci e chiacchieroni, caratteristiche che gli derivano dall’incrocio col Siamese. Presenta una voce gradevole, mai invadente. Molto giocherellone. Affettuoso e tranquillo, non bisogna però scordare che in questa varietà di Persiano scorre anche il sangue del gatto Siamese; quindi, pur essendo tranquillo, ama giocare e a volte combinare "guai". Non aspettatevi, dunque, un sonnacchioso compagno; l’Himalaiano, lasciato solo per troppo tempo, s’intristisce e necessita del contatto umano e delle attenzioni del suo proprietario.
A cura di Eliana Turrisi