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Foreign white
FOREIGN WHITE o LO STRANIERO BIANCO
ORIGINE E STORIA:
Alcuni definiscono il Foreign White, altrimenti conosciuto come lo “Straniero Bianco”, non tanto una razza a se stante, ma piuttosto una varietà di Siamese a mantello bianco. Fino a poco tempo fa, infatti, era annoverato tra gli Orientali e taluni lo considerano un Siamese bianco. Il nostro Straniero Bianco, è un gatto in cui i profondissimi occhi blu sono in netto contrasto con un immacolato mantello. E’ una razza di recentissima acquisizione: è stata infatti riconosciuta solo nel 1977 e nasce da iniziali incroci tra gatti Siamesi e gatti bianchi a pelo corto. A differenza di molti gatti bianchi con gli occhi azzurri, che spesso sono sordi o hanno buone probabilità di dare vita a cucciolate di gattini sordi, il Foreign White non presenta malformazioni. Il colore azzurro degli occhi deriva, pertanto, dal patrimonio genetico tipico della razza Siamese e non da quello responsabile, in molte razze, oltre che del colore degli occhi, anche della predisposizione alla sordità. Per carattere e per struttura corporea, ricalca il Siamese ed anche gli standard delle due razze sono perfettamente sovrapponibili. I Foreign White vengono normalmente accoppiati con gli Orientali e con i Siamesi; pertanto, in una stessa cucciolata, possono nascere gattini bianchi, tinta unita oppure con le punte colorate. Una piccola precisazione: in genetica, “Siamese” non indica una razza, bensi’ la particolare colorazione delle punte. Ne è responsabile il gene Siamese o Himalayano ‘cs’, un gene recessivo (deve essere presente in entrambi i genitori per potersi manifestare) che fa parte della serie degli alleli albini. Il gene Siamese specifica un enzima che trasforma i precursori della melanina in melanina; enzima che viene però reso inattivo dall’alta temperatura. Per questo motivo il colore del mantello sul corpo, dove la temperatura è più alta, sarà più chiaro rispetto alle estremità. Le punte, essendo infatti più fredde, avranno una concentrazione di pigmento più elevata e quindi un colore più scuro. Allo stesso modo i gattini nascono bianchi; infatti, in utero la temperatura è più elevata e costante per tutta la durata della gravidanza.,Solo dopo 7/10 giorni dalla nascita comincia ad evidenziarsi il colore sulle estremità, ma a volte, per definire alcune particolari colorazioni, sono necessarie anche 3 o 4 settimane. L’effetto temperatura è efficiente sul pelo in crescita e non sul pelo già formato, pertanto gattini che crescono in condizioni climatiche fredde saranno più scuri rispetto a quelli che crescono al caldo. Il colore del mantello è anche influenzato dall’età del gatto: tanto più invecchia, tanto più il colore del mantello sarà scuro; motivo per cui, essendo desiderati gatti chiari e ben contrastati per l’esposizione, la carriera espositiva di questi gatti è relativamente breve. Il colore di fondo del mantello dei gatti Siamesi varia anche a seconda della tonalità delle punte: il Seal Point, che ha le punte molto scure, presenta un mantello con il colore più carico ed intenso rispetto ai gatti che hanno le punte molto chiare. L’orientale, dal cui incrocio nasce lo Straniero Bianco, differisce a sua volta dal Siamese solo per il colore del mantello, che non presenta le caratteristiche punte colorate, e per quello degli occhi che sono rigorosamente verdi. Per struttura, morfologia, comportamento e carattere le due razze sono perfettamente sovrapponibili al punto che vengono spesso allevate insieme. Questi accoppiamenti sono addirittura consigliati dagli allevatori stessi per intensificare e migliorare il colore degli occhi dell’Orientale.
In seguito a questi incroci, essendo il gene Himalayano (responsabile del colore del Siamese) un recessivo (vedi sopra), è frequente che in una cucciolata nascano indifferentemente cuccioli Orientali e cuccioli Siamesi. Sono ora ammessi ed accettati Orientali in moltissime varietà di colore: oltre ai soliti sono ammessi gli smoke, i silver, i tabby, i silver tabby. La versione a pelo semilungo dell’Orientale viene chiamata Giavanese.
CARATTERISTICHE FISICHE E GENERALI:
L’aspetto generale del Foreign White è, dunque, quello del Siamese, con occhi azzurri e mantello candido. Si tratta di una categoria a pelo corto. La sua corporatura è media; è anch’esso un gatto snello ed elegante. La testolina è cuneiforme, il muso e le orecchie formano un triangolo equilatero capovolto; il musetto risulta allungato. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, poste diagonalmente ai lati della testa. Ha gli occhi a mandorla e leggermente obliqui, di colore blu intenso. Gli arti sono lunghi e sottili; le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori; le zampine sono ovali. La coda è lunga, sottile e appuntita. Il mantello è corto, sottile e setoso, quasi sprovvisto di sottopelo.
CARATTERE E COMPORTAMENTO:
E’ un gattino intelligente, socievole, affettuoso, molto attaccato alla famiglia che lo ospita. E’ più legato al padrone che non alla casa ed in modo particolare si affeziona ad un componente della famiglia. L’ambiente è importante ma, a differenza di altre razze, è secondario al rapporto con l’uomo. Come il Siamese, miagola spesso per attirare l'attenzione. E’ un eccezionale gatto da compagnia. E’ morbosamente e prepotentemente affettuoso ed adora essere coccolato.
E’ un gatto dal temperamento esuberante e vivace, ama molto giocare e con i bambini (se questi rispettano le regole del gioco) si diverte in modo particolare. La sua “manutenzione” non richiede particolari cure; è invece più impegnativo gestire il suo caratterino un po’ pepato. E’ il più addestrabile dei gatti, ama il riporto e se opportunamente abituato fin dalla tenera età è possibile abituarlo al guinzaglio. Non è raro vederlo accompagnare il padrone in qualche breve passeggiata.
Essendo un ‘caratteriale’ nel vero senso del termine, non è certo un gatto adatto a tutti.
Non deve scegliere un Foreign White chi è particolarmente nervoso, chi non è paziente e chi non è tollerante. E’ un gatto che non ama essere manipolato da estranei ed è insofferente nei confronti di qualsivoglia costrizione. Se non si utilizzano le ‘buone maniere’ può soffiare…e assestare subito una graffiante zampata! Può manifestare il suo malumore anche se è semplicemente contrariato.
Essendo un comunicativo ed un estroverso, usa dialogare ed esprimere il ‘proprio pensiero’ con veri e propri vocalizzi, la cui intensità non incontra, in genere, consensi favorevoli da parte dei vicini...
Non ama star solo; anzi, la solitudine o, peggio ancora, l’indifferenza lo deprimono e lo intristiscono. Essendo un gatto estroverso e molto comunicativo, ben si addice a chi sa ascoltarlo.
E’ certamente un gatto di rara sensibilità e fedeltà in grado di dare, ma anche di pretendere affetto in modo del tutto esclusivo. Si addice in modo particolare alle persone sole e agli anziani, con i quali riesce a trovare una formidabile intesa.
A cura di Eliana Turrisi