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Asian
ORIGINE E STORIA:
Spesso i termini Asian e Burmese si credono analoghi o si pensa di poterli fare in qualche modo coincidere, ma non e’ proprio cosi’ e vediamo in che senso. Quando siamo davanti al termine: razza “Asian o Burmese”, dobbiamo pensare che la denominazione “Asian” viene impiegata per indicare gatti di tipo Burmese che differiscono nel colore, nel disegno e nella lunghezza del mantello. Il gatto Asian sembra essere derivato dall'incrocio tra il Burmese e il ChinChilla longhair (a pelo lungo). Dunque, la razza Asian, e’ in realta’ un “gruppo” di Burmesi diversi per caratteristiche particolari. Il “clan” Asian, come stabilito dal G.C.C.F. (The Governing Concil of the Cat Fancy; Gran Bretagna), comprende svariate razze tra le quali il Burmilla, il Bombay e il Tiffanie. Tuttavia il nome “Asian” viene usato solo per gli Asian Smoke e Tabby che si sono sviluppati nelle forme: blotched (macchiato), spotted (chiazzato), mackerel (a strisce verticali e zampine bianche, sul suo capo si puo’ vedere facilmente come una M disegnata) e ticked (dal mantello come zigrignato). Questa razza fu riconosciuta nel 1981 (alcuni la fanno risalire al 1989). Vi è un gran potenziale per gli allevatori del gruppo di Asian Tabby, poiché per questi gatti sono accettati i quattro tipi di tabby, una vasta gamma di colori e le combinazioni tortie.
Ci permettiamo, qui, di fare un breve excursus storico sul gatto in Oriente, ritenendo opportuno parlarne data la denominazione del gruppo: Asiatica e dunque orientale. Fino agli inizi del XVI secolo, in Europa erano noti solo i gatti con il pelo corto a mantello tigrato o pezzato. Da allora gli europei hanno potuto apprezzare razze provenienti dall'oriente come Il sacro di Birmania (Birmania), il Siamese (Thailandia), il Burmese (Thailandia) e il Persiano. Il gatto arrivò in oriente grazie agli intensi scambi commerciali che agli inizi del primo millennio vi erano tra l’Oriente (soprattutto la Cina) e le civiltà mediterranee. Ebbe subito un gran successo legato al suo fascino e alla sua ben nota qualità di cacciatore di topi tanto da farlo elevare a simbolo di pace, fortuna e serenità domestica. A segno della considerazione che i cinesi avevano e hanno del gatto sono le numerose ceramiche e dipinti che lo raffigurano. Nello stesso periodo il gatto arrivò anche in India dove venne divinizzato con il nome di Sasti, simbolo della maternità. La devozione fu tale che la religione induista obbligava a ospitare ed accudire almeno un gatto. Alla fine del primo millennio il gatto dalla Cina arrivò in Giappone. Fu subito elevato come animale imperiale a cui erano dovute attenzioni regali. Solo nel XVII secolo in seguito a ripetute esplosioni demografiche di topi fu concesso loro di praticare la caccia che però, come istinto, con la selezione durata secoli, era quasi scomparsa.
CARATTERISTICHE FISICHE E GENERALI:
Si tratta di gatti a pelo corto e non esiste la varieta’ a pelo lungo. L'asian mackerel tabby (vedi sopra) ha un disegno più discreto di quello blotched; come in quello blotched (macchiato, “a blocchi”), pero’, una linea scura corre lungo il dorso fino alla punta della coda, e in aggiunta, in questo caso, strette righe verticali si dipartono dalla riga dorsale e scendono lungo i fianchi. Questo tipo di disegno è contraddistinto da un minor numero di marche. Ha orecchie leggermente inclinate in avanti, disegno della m sulla fronte (vedi sopra), occhi ben distanziati, netta interruzione nella linea del naso, corpo di media lunghezza, piede fermo e serrato, zampe posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori, piedi ovali, elegante come andamento e con coda medio-folta. Il tipo di pelo e’ corto, fine, morbido e aderente al corpo. Altre variazioni di colore sono il rosso (cornelian) - burmese brown smoke - chocolate smoke - black smoke.
CARATTERE E COMPORTAMENTO:
E’ un gattino vivace e simpatico. Per altre caratteristiche, vedere il link con la razza Burmese.
A cura di Eliana Turrisi