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Dogo Canario
Paese d’origine: Spagna
Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossi e bovari
Cenni storici ed origini della razza: le sue origini risalgono al 1000 a.C. Si dice che questa razza derivi dai cani dei Faraoni egiziani delle ultime dinastie e da cani importati in Europa, e più precisamente nella Penisola Iberica e nelle isole Canarie, dai commercianti Fenici. Mentre molte razze hanno preso il nome dal loro Paese d’origine, è successo con questa razza esattamente l’opposto; con la sua numerosa presenza ha fatto chiamare “Canarie” le isole nelle quali si è evoluto. Nei secoli scorsi è stato utilizzato per la caccia al coniglio selvatico. La razza è entrata a far parte delle razze canine solo recentemente, infatti il suo riconoscimento ufficiale è avvenuto il 24 giugno del 1987, durante l’assemblea generale F.C.I. a Tel Aviv. La storia straordinariamente lunga di questo cane è dovuta probabilmente alle sue doti di cacciatore che lo hanno reso insostituibile nei secoli.
Aspetto generale della razza: cane di media taglia, di forma elegante e slanciata con il pelo raso su tutte le parti del corpo di colore fulvo, in tutte le gradazioni, fino al rosso mogano e con macchie bianche. Ha una muscolatura asciutta e possiede una costruzione leggera ma salda e resistente. Testa conica ed orecchie erette. La sua lunghezza è leggermente superiore all’altezza al garrese. Scheletro ben sviluppato. L’assenza di tessuto connettivo consente di distinguere il costato, la colonna vertebrale e le ossa dell’anca. I maschi devono presentare due testicoli ben sviluppati e discesi nello scroto.
Carattere e cure: per il suo carattere, conformazione e affettuosità, Il Podenco non può essere considerato solo un cane da caccia, ma anche un discreto cane da guardia ed un piacevole cane da compagnia. Potrebbe essere classificato come razza a triplice attitudine. Da elogiare anche il suo temperamento. E’ un canino molto reattivo. La sua tempra e la sua classe permettono anche la sua addestrabilità senza problemi. Nel suo impiego principale, la caccia al coniglio selvatico, utilizza l’olfatto, come tutti gli altri cani simili a lui mediterranei, dei quali reca i segni distintivi. È soprattutto un cane da pista, che non deve abbaiare né prendere la selvaggina mentre lavora di fiuto. È utilizzato talvolta in combinazione con il furetto, un tipo di caccia autorizzato nelle isole Canarie. Abitualmente afferra i conigli per la gola. È coraggioso, nervoso, agitato, dinamico, appassionato, impetuoso. Assolutamente mai aggressivo. Attaccato con abnegazione al padrone, sopporta stoicamente e senza cedimenti le giornate più rigorose.
Standard:
Altezza: maschi tra i 55 ed i 64 cm
femmine tra i 53 ed i 60 cm.
C’è una tolleranza di 2 cm in più o in meno purchè il soggetto in questione risponda all’archetipo della razza.
Tronco: sterno non sporgente. Petto ben sviluppato, pur non essendo mai disceso fino al gomito. Costole ovali. La circonferenza toracica è superiore all’altezza al garrese di una misura compresa fra i 5 e gli 8 cm. Ventre rilevato. Fianchi ben marcati. Dorso forte, con muscolatura ben sviluppata, adatto alla corsa e alle esigenze della caccia. Reni un po’ allungate. Ossatura della groppa solida, più visibile nei soggetti magri o nel pieno del periodo della caccia.
Testa e muso: allungata, a forma di tronco di cono, ben proporzionata rispetto al corpo, di lunghezza media fra i 21 e i 22 cm. Le linee cranio-facciali sono parallele. Cranio più lungo che largo, appiattito, con l’osso occipitale prominente. Stop poco marcato. Muso largo e prominente, a forma di cono senza punta; color carne più o meno scuro, in armonia col colore del mantello. Labbra fini e tese, in tinta con il tartufo.
Tartufo: largo, di color carne, in armonia con quello del mantello. Narici moderatamente aperte.
Denti: chiusura a forbice, denti perfettamente adattati e ben sviluppati.
Collo: muscoloso, dritto, flessuoso e arrotondato, con la pelle liscia senza giogaia.
Orecchie: abbastanza grandi, si sollevano quando il cane è eccitato, drizzandosi in posizione leggermente divergente. In riposo, sono portate all’indietro. Sono larghe all’attaccatura e terminano a punta.
Occhi: obliqui, piccoli, a mandorla. Di color ambra più o meno scuro. Lo sguardo è intelligente e nobile.
Arti: anteriori con appiombi perfetti, dritti, verticali e paralleli; ossatura fine ma solida; piedi da gatto, di solito leggermente rivolti verso l’esterno. Cuscinetti plantari solidi, ovali. Angolo scapolo-omerale circa 110 gradi. Angolo omero-radiale circa 140 gradi. posteriori robusti, con muscolatura ben sviluppata; garretto abbastanza alto. Angolo coxo-femorale circa 110 gradi. Angolo femoro-tibiale circa 120 gradi. Angolo del garretto circa 130 gradi.
Spalla: obliqua.
Andatura: il trotto deve essere agile, allungato e molto leggero.
Muscolatura: sviluppata al massimo, asciutta; le contrazioni muscolari sono visibili attraverso la pelle.
Coda: attaccata bassa, appare come prolungamento della groppa. Arrotondata, arriva al massimo fino al garretto. È portata pendente o sollevata a falce. Un po’ sottile all’estremità, è abitualmente bianca. Non è mai arrotolata. Un portamento troppo alto al passo è indesiderabile.
Pelle: compatta, aderisce al corpo senza formare pieghe.
Pelo: liscio, corto e compatto.
Colori ammessi: preferibilmente rosso e bianco; il rosso può essere più o meno intenso, dall’arancio al rosso scuro (mogano). Sono accattate tutte le combinazioni di colore.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, assenza di premolari, prognatismo, incrocio degli arti anteriori e posteriori al passo, coda arrotolata, testa eccessivamente grande, stop troppo marcato, vaccinismo, labbra pendenti, orecchie troppo divergenti, sterno prominente, torace piatto, garretti troppo bassi, monorchidismo, criptorchidismo, comportamento aggressivo o troppo timido.
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