Segugio italiano a pelo forte

Si ringrazia la Sig.ra Nicole per aver inviato questa scheda e la fotografia

ORIGINE

L'origine del segugio italiano si perde nella notte dei tempi. Due scheletri sono stati recentemente scoperti in una necropoli longobarda in provincia di Verona. Nel castello di Borso d'Este c'è un dipinto di un cane che rappresenta alla perfezione il segugio.

TESTA: Dolicocefala, la sua lunghezza totale raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese.

TARTUFO: Grande, sporgente sulla linea verticale anteriore delle labbra, fresco e umido, con narici ben aperte e mobili.

DENTI: Bianchi, regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero; chiusura corretta a tenaglia, ammessa la forbice.

OCCHI: Grandi e luminosi di colore ocra scuro.

ORECCHIE: La loro inserzione è a livello dell'arcata zigomatica e moderatamente larga, sono pendenti, piatte in quasi tutta la loro lunghezza e molto larghe.

PELLE: Molto tesa con assoluta assenza di giogaia.

CODA: La coda è inserita in alto sulla linea della groppa, ricoperta di pelo in tutta la sua lunghezza, ma con assoluta assenza di frangia.

ANDATURA: La vocazione del segugio è il galoppo, ma l'azione venatoria gli impone anche il passo e il trotto.

TAGLIA E PESO

Altezza al garrese: maschi da 52 a 60 cm, femmine da 50 a 58cm.
Peso: maschi da 20 a 28 kg, femmine da 18 a 26 kg.

CARATTERE E COMPORTAMENTO

E' fornito di resistenza e buona velocità e lavora con passione sia isolato che in muta. Rispetto ai soggetti a pelo raso, è più riservato, meno esuberante, saggio, calmo e ponderato nel lavoro. Sguardo gentile, soave, ma fiero e velato da un alone di malinconia. Voce squillante e piacevolissima.

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