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Pastore Tedesco
Paese di origine: Germania
Classificazione F.C.I.: Gruppo 1 - cani da pastore e bovari.
Altezza al garrese: da 60 a 65 cm. per i maschi e da 55 a 60 per le femmine.
Peso: da 30 a 40 kg. per i maschi e da 22 a 32 per le femmine.
Origine e storia del Pastore Tedesco
Il cane da Pastore Tedesco nasce in Germania verso la fine del XIX secolo per opera dell'ufficiale di cavalleria Max Von Stephanitz.
Le origini di questa razza si smarriscono nella notte dei tempi infatti, secondo alcuni, deriverebbe dall'incrocio di lupi selvatici e cani domestici; secondo altri invece, ha tratto origine dall'antico cane risalente all'età del bronzo, vissuto prima di Cristo, originario dell'Asia e diffusosi velocemente in tutta Europa. Tornando a tempi più recenti e facendo un'analisi del periodo, in una Germania di quell'epoca basata essenzialmente sull'agricoltura e sulla pastorizia, l'ufficiale Stephanitz cercò di immaginare un cane che ricoprisse perfettamente i ruoli di pastore del gregge; dall'altra parte però, analizzando le conseguenze del vivere bene, la stragrande maggioranza della popolazione sentiva la necessità di avere accanto un cane di razza e di bell'aspetto, dal carattere meno rozzo ed utile alla difesa e alla guardia della proprietà. Un giorno Stephanitz scorse, accanto ad un gruppo di pecore che pascolavano, due cani grigi che fisicamente lo colpirono molto. E da qui in avanti capì prima di chiunque altro che solo l'addestrabilità, la velocità, i nervi saldi e la duttilità potevano originare il suo cane ideale. Avendo così già in mente il suo prototipo, iniziò a girovagare per le campagne tedesche in cerca dei migliori esemplari; impiegò ben 15 anni per raggiungere il suo obiettivo ma alla fine il suo Cane da Pastore Tedesco fu perfetto e la sua fama fece presto il giro di tutto il mondo.
In riferimento a questo, infatti, vediamo come il Cane da Pastore Tedesco abbia saputo, forse come nessun altro, conquistare enorme popolarità; la sua indiscutibile forza ed innata intelligenza hanno fatto si che l'uomo lo impiegasse in diverse attività, dal pascolo del bestiame al cane poliziotto per eccellenza, da guardiano e protettore al cane ideale nel soccorso ai feriti, da guida fidata ed affettuosa per i non vedenti ad un semplice compagno per la vita.
Probabilmente l'opinione pubblica e i mass media hanno fatto la loro parte visto che il Cane da Pastore Tedesco è divenuto, in brevissimo tempo, anche protagonista dei più famosi film e telefilm del passato e del presente.
Nel 1899, per merito di un lavoro lunghissimo fatto sulla razza (denominata anche Deutsch Schäferhund) si diede il via ad un allevamento pianificato e grazie ad una dura selezione fu possibile definire ufficialmente uno standard sul quale poter fare riferimento, che venne definitivamente rielaborato e catalogato nel 1991.
Standard del Pastore Tedesco
Tronco: con dorso solido, rene largo. La groppa deve essere lunga e inclinata di circa 23 gradi rispetto al piano orizzontale. Di giuste proporzioni rispetto alla testa e all’insieme.
Testa e muso: di tipo cuneiforme. Deve essere lunga circa il 40% dell’altezza al garrese. Il rapporto cranio-muso è di 50:50%. La canna nasale è sempre dritta. La lunghezza del cranio è circa pari alla sua larghezza.
Tartufo: deve essere sempre di colore nero.
Denti: sani, regolarmente allineati, completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: robusto, privo di giogaia. Ha inclinazione di 45 gradi rispetto al tronco.
Pelle: ben aderente in ogni parte del corpo.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo, con scapola ed omero di pari lunghezza. L’angolatura scapolo omerale è di 90 gradi. Femore e tibia formano un angolo di circa 120 gradi. Sia i posteriori che gli anteriori sono forti e ben muscolosi.
Movimento: è uno dei punti fondamentali per il giudizio di questa razza in concorsi cinotecnici. Questa razza deve avere un movimento impeccabile, con un trotto armonico e spazioso. Il posteriore è il “motore” che deve spingere il più possibile.
Muscolatura: ben sviluppata ed evidente.
Linea superiore: si sviluppa dall’inserzione del colo verso il garrese ed il dorso senza interruzioni, leggermente inclinato inclinato, sino alla groppa leggermente inclinata.
Coda: deve arrivare almeno fino all’altezza dei garretti. Viene portata pendente.
Proporzioni: lunghezza tronco supera la misura dell’altezza al garrese del 10-17%. La lunghezza e la larghezza del cranio sono pressoché uguali.
Pelo: duro con sottopelo. Fitto il più possibile e di giusta lunghezza.
Colori ammessi: Nero con focature brune-rosse, brune, gialle, grigie. Nero e grigio unicolore.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, monorchidismo, criptorchidismo, mancanza dei premolari (rarissima), prognatismo, dentatura a tenaglia, movimento con poca spinta, movimento non fluido, carattere non disinvolto.ole.
La displasia dell'anca e del gomito nel Pastore Tedesco
Un occhio di riguardo va a questo delicato argomento, tristemente correlato al Pastore Tedesco.
Intanto iniziamo con il dire che la displasia è una malformazione dell'articolazione coxo-femorale: la testa del femore non si adatta perfettamente alla parte del bacino destinata ad accoglierla (acetabolo) e di conseguenza il movimento del posteriore risulta più o meno danneggiato: nei casi più lievi la malattia può essere del tutto asintomatica mentre nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla paralisi dell'animale stesso. Oggi si tende a pensare troppo spesso che la displasia sia specificatamente legata al Pastore Tedesco ma questo non è affatto vero; la displasia può colpire qualsiasi soggetto e con incidenza maggiore i cani di taglia medio-grande. Inoltre, anche il peso influsice sull'insorgere di questa malattia e in cani come il Labrador o il San Bernardo l'incidenza sarà molto più elevata che nel Pastore Tedesco.
Questa convinzione si è andata a rafforzare nel tempo per via della campagna di prevenzione messa in opera dalla S.A.S. (Società Amatori Schäferhund - società che tutela la razza), e poichè la displasia è una malattia con componente ereditaria è fondamentale escludere dalla riproduzione tutti i portatori, sia maschi che femmine.
Sicuramente questa campagna di informazione è servita a mettere in guardia gli allevatori, oggi molto attenti a non far partecipare alla riproduzione cani displasici ma non è corretto dire che il Pastore Tedesco è il soggetto più colpito, è solo quello di cui si è più parlato negli anni.
Per questo è di vitale importanza effettuare una radiografia preventiva quando il cucciolo ha raggiunto i 7 mesi di età, prima purtroppo non è possibile diagnosticarla e quindi l'allevatore di per sè non può eseguire nessun controllo. Raggiunti i 12 mesi di vita si potrà eseguire sul nostro ormai cucciolone la radiografia ufficiale, quella che darà diagnosi certa e definitiva e la cui lastra dovrà essere inviata, insieme al pedigree del cane, alla sede centrale di lettura. L'esame è assolutamente indolore e si esegue in anestesia totale in quanto occorre un completo rilassamento dell'animale per ottenere un esame preciso ed attendibile.
Ricordiamoci quindi sempre, anche in veste di privati che decidono di far accoppiare la loro amata cagnina, di farla radiografare, è necessario una sola volta. Pensiamo alla sorte cui è destinato un cane displasico ed immaginiamo di riservare la stessa sorte ai *nostri piccoli*, non sarebbe terribile? Ma questa non costituisce l'unica ragione per far radiografare il nostro cane, una diagnosi precoce di displasia può permetterci di intervenire tempestivamente e limitare al minimo le sue sofferenze...oggi l'unica arma di cui si dispone è l'esclusione dei soggetti malati dalla riproduzione e una diagnosi precoce, utilizziamole entrambe.
Carattere e comportamento
Ci si rende conto che la domanda potrebbe risultare banale ed anche un pò scontata ma...perchè un Pastore Tedesco?
Le motivazioni di una risposta positiva vanno ben oltre l'aspetto utilitaristico. Il Pastore Tedesco appartiene ad una razza caratterizzata da un'ascendenza sua personale, perfettamente definita, determinata ed intrepida, mai ostile. Nobiltà, bellezza e fascino sono le virtù principali del suo aspetto e la sua stazza, la sua forza, esuberanza ed aggressività naturale lo rendono un cane speciale, che va capito profondamente, che ha bisgono di interagire con la vita del suo capobranco sentendosene parte viva. E' muscoloso ma agile, vivace e sempre all'erta e la sua versatilità già di per sè è una garanzia sulle notevoli doti caratteriali.
Il carattere leale ed incorruttibile di questo cane creano in lui la volontà di rendersi gradito al suo padrone, non per servizio o per lavoro, solo per amore.
Vispo ma contemporaneamente ubbidiente, deve saper dimostrarsi coraggioso nel difendere i suoi averi ma dev'essere altrettanto docile e disinvolto nel rapporto con l'uomo, amichevole con gli altri animali e fedele al suo ambiente.
Abbiamo visto come il Pastore tedesco riesca a fare tante attività insieme ed in questo caso bisogna smentire il detto *chi fa troppe cose non ne fa mai nessuna veramente bene* perchè il nostro amico eccelle in tutto, senza regole, senza confini, senza riserve, quando si dice *cane* il pensiero è rivolto a lui.
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