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Vita da puledro: Il primo mese di vita

Il primo mese

Nei giorni successivi alla nascita il puledro dovrà stare il più possibile all’aperto con la madre, meglio ancora se la nascita avviene direttamente in paddock.
Questo gli darà la possibilità di conoscere un po’ questo grande mondo. Iniziare da subito a guardare cosa mangia la madre e se ne ha la possibilità vedere e sentire altri cavalli. Se la nascita non è avvenuta in branco è meglio aspettare qualche settimana prima di inserire madre e piccolo all’interno di un branco. Ovviamente gli altri soggetti del gruppo dovranno essere docili e possibilmente già conosciuti dalla madre. Non vi fate impressionare tuttavia da eventuali liti con la fattrice, strilli e grugniti di ogni genere. Tutto tornerà alla normalità dopo poche ore, cioè il tempo di stabilire le gerarchie e di mettere in chiaro che prima di toccare il piccolo dovranno passare sulla madre….
Meglio ancora se il si può creare un branco di fattrici con i relativi puledri. In questo modo i piccoli potranno giocare fra loro.
Nel frattempo noi ci faremo vedere il più spesso possibile, naturalmente terremo d’occhio anche lo stato fisico del puledro, soprattutto la defecazione ed eventualmente faremo vari clisteri. Questo comunque sarà il nostro veterinario di fiducia a spiegarcelo in dettaglio.
Ogni giorno dobbiamo toccare il puledro su tutto il corpo, senza mai farlo sentire costretto o imprigionato. Gli toccheremo il collo, il muso, la schiena, la pancia e poi anche le gambe e punti sensibili come le grasselle, sotto la coda, le orecchie etc etc
Mai dobbiamo insistere troppo in un punto dove il puledro non gradisce, ci arriveremo piano piano, con il tempo.
Gradualmente possiamo anche introdurre una spazzola con le setole morbide e accarezzare il piccolo con questa per poi con la crescita iniziare a spazzolarlo sul serio.
Durante il primo mese il puledro inizierà ad allontanarsi un pochino dalla madre, a fare le prime corse pazze e a curiosare ovunque. Da qui l’importanza di luoghi dove staziona il puledro sicuri, senza pericoli e attrezzatura in giro.
I ruzzoloni sono garantiti, non spaventatevi troppo se correndo al galoppo sfrenato curvano e cadono in terra, la maggior parte delle volte son cadute banali che comportano solo un bello spavento!
Durante questo mese si potrà iniziare a far conoscere al puledro la prima cavezzina. Inizialmente andremo da lui come tutti i giorni ad accarezzarlo, ci faremo annusare e poi prenderemo in mano l’oggetto misterioso. Lasciamo che l’annusi, la mangiucchi….ne faccia ciò che vuole, l’importante è che non la tema. Facciamo così per più giorni, quando la cavezzina diventa un oggetto della vita quotidiana iniziamo ad accarezzarlo sul corpo con questa, prima strusciandola con la mano e successivamente tenendola, ma lasciando che solo la cavezza tocchi il suo corpo. Ovviamente in alcuni soggetti i tempi son brevissimi, in altri son più lunghi.

Non mettiamo la cavezza in questo primo mese, non c’è fretta, ed è bene che lui trascorra una vita da puledro senza noie….ma con tanto gioco…

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A cura di Sara Gualandi


Notizia stampata il 21 Nov 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali