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Il cimurro
Il cimurro è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce il
cane ed anche altri animali selvatici quali ad esempio procione e
mustelidi. La malattia è diffusa in numerose aree del globo ad
eccezione delle zone a clima caldo e secco come l’Africa. La malattia
ha un’incidenza più elevata nei soggetti giovani (3-6 mesi) e nei mesi
freddi e viene trasmessa sia per via aerogena (inalazione del virus)
sia attraverso le secrezioni oculari e nasali, le feci e le urine degli
animali infetti. A causa della penetrazione del virus attraverso il
naso e la bocca, nei primissimi giorni dopo il contagio, si noterà
solamente un ingrossamento dei linfonodi del muso e del collo. In
seguito, a causa della diffusione del virus e della sua localizzazione
nell’apparato respiratorio, digerente e nervoso insorgeranno tutti gli
altri sintomi. Dopo un periodo di incubazione di 3-7 giorni comparirà
febbre con anoressia (l’animale smette di mangiare), scolo nasale ed
oculare, congiuntivite, sonnolenza, riflessi rallentati, tosse,
starnuti, diarrea e vomito. A volte si presentano lesioni cutanee
simili a pustole. In caso di coinvolgimento del sistema nervoso si
avranno sintomi variabili sia per forma che intensità: incoordinazione
motoria, spasmi, convulsioni, movimenti in circolo, alterazioni del
comportamento, contrazione dei muscoli della mandibola e paresi. I
sintomi non sono specifici e quindi per poter effettuare una diagnosi è
necessario ricorrere al Medico Veterinario a cui sarà necessario
riferire in dettaglio tutti i sintomi osservati. A causa della mancanza
di una terapia adeguata l’unico mezzo di difesa efficace risulta ancora
una volta la prevenzione. Per cui è bene far vaccinare dal Veterinario
il cucciolo prima che raggiunga l’età a rischio e ripetere con
regolarità i richiami annuali del vaccino ed evitare il contatto con
animali infetti prima dell’instaurarsi della protezione immunitaria.