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Proposta per bloccare l'importazione dei volatili
Il
numero dei pappagalli in natura è in costante declino. La famiglia
degli Psittacidi comprende più specie minacciate di qualsiasi altra
famiglia di uccelli. La 'Lista Rossa' include 94 specie di pappagalli
che vengono attualmente considerati vulnerabili, minacciati o
seriamente minacciati di estinzione. Molte altre sottospecie sono
altrettanto a rischio. Per la maggior parte delle specie minacciate, le
catture per il commercio sono la causa principale del loro declino. Una
nuova ricerca scientifica condotta nei paesi neotropicali ha dimostrato
che questo commercio è dovuto alla richiesta di mercato di specie
grandi e costose. La correlazione chiara e diretta tra il commercio
legale e quello illegale indica che limitando o vietando il commercio
legale si ridurrà anche quello illegale, al contrario di quanto viene
spesso sostenuto. Le normative attuali sono solo parzialmente
applicabili e falliscono nel proteggere le specie alle quali sono
indirizzate. L'operato della CITES indica che le normative non sono
basate su dati scientifici recenti, vengono aggirate facilmente, sono
applicate solo parzialmente, l'inosservanza è generalmente tollerata e
raramente vengono applicate delle sanzioni. E' arrivato il momento di
applicare delle soluzioni più efficaci che eliminino la richiesta di
queste specie selvatiche. Questo commercio è crudele e disumano per
decine di migliaia di pappagalli estremamente intelligenti e socievoli.
I
dati sull'inaccettabile livello di mortalità provocato dalle catture,
le spedizioni e il periodo di quarantena dimostrano che questo
commercio sottrae alla natura molti più esemplari di quelli che
raggiungono i mercati europei e asiatici. La maggior parte dei
pappagalli di cattura non si adatta ad essere addomesticata, migliaia
di questi pappagalli finiscono per essere non voluti e maltrattati.
Le normative che hanno bloccato le importazioni degli esemplari catturati in natura hanno ottenuto ottimi risultati negli USA.
Le importazioni legali e illegali sono state quasi del tutto eliminate e gli esemplari
riprodotti in cattività non sono mai stati tanto numerosi ed economici.
L'istituzione
del Wild Bird Conservation Act negli USA ha permesso di cessare le
importazioni dei pappagalli catturati in natura in quello che era il
maggior importatore mondiale. I nuovi dati sui livelli delle catture
nei paesi neotropicali hanno rivelato una riduzione significativa
successiva all'applicazione del Wild Bird Conservation Act, indicando
che queste normative possono costituire una eoluzione estremamente
efficace.
Tra il 1997 e il 2000, sono stati importati ufficialmente nell'Unione Europea
469.602 esemplari catturati in natura appartenenti a 111 specie.
L'importazione
da parte dei paesi industrializzati dell'Europa e dell'Asia di
pappagalli catturati in natura è uno sfruttamento delle risorse
naturali dei paesi in via di sviluppo, non biologicamente o
economicamente sostenibile.
Le specie più richieste hanno un lungo
potenziale di vita e un basso tasso riproduttivo, non sono perciò in
grado di sostenere dei livelli di cattura alti. La richiesta di mercato
relativamente costante sommata alla disponibilità sempre maggiore di
esemplari riprodotti in cattività, ha ridotto notevolmente il valore
economico degli esemplari prelevati in natura. Inoltre, se si
considerano i costi per
monitorare le popolazioni selvatiche delle specie commerciabili e per applicare
scrupolosamente le norme sul commercio internazionale, si vanifica il concetto di
""sostenere i paesi in via di sviluppo"". In realtà questo commercio causa l'
impoverimento di risorse naturali ed economiche di questi paesi, impedendo
l'applicazione di soluzioni costruttive come lo sviluppo dell'ecoturismo.
L'osservazione
dei pappagalli in natura è diventata un'attrattiva enormemente popolare
che genera ad alcuni paesi tropicali un reddito annuale di milioni di
dollari. Il turismo crea dei posti di lavoro stabili per le popolazioni
indigene. Quando l'ecoturismo viene applicato bene, favorisce la
protezione a lungo termine delle aree naturali. Inoltre, l'attenzione
internazionale generata dai programmi di
ecoturismo crea un senso di orgoglio nazionale per le risorse naturali,
contribuendo
ulteriormente alla conservazione ambientale. Al contrario, la cattura
dei pappagalli per il commercio genera un numero limitato di posti di
lavoro
temporanei, con la maggior parte dei guadagni che vanno agli intermediari
nelle grandi città invece che alle popolazioni indigene.
La soluzione
Riteniamo
che l'unica soluzione efficace ed applicabile sia quella di far cessare
immediatamente l'importazione nell'Unione Europea degli uccelli
catturati in natura. Gli uccelli che arriveranno nei paesi dell'UE
dovranno
essere considerati esemplari di cattura ai quali non è
consentito l'accesso in mancanza di documenti (comprese le analisi
genetiche) e altri mezzi di identificazione (anelli inamovibili o
microchip) che dimostrano chiaramente
che ogni esemplare è stato riprodotto in cattività in una struttura autorizzata dall'IUCN (World Conservation Union).
Inoltre,
tutti gli esemplari dovranno essere in possesso dei permessi CITES
rilasciati dai paesi di origine e di destinazione, nonché dei
certificati sanitari
richiesti dai singoli paesi.
Solo a tre condizioni specifiche potranno essere fatte delle eccezioni:
- Progetti scientifici riconosciuti, per i quali gli uccelli riprodotti in cattività non sono adatti o disponibili, e la cattura degli esemplari selvatici non avrà un impatto significativo sulle popolazioni selvatiche.
- Progetti per la riproduzione in cattività finalizzati alla conservazione delle specie a rischio di estinzione, riconosciuti dall'IUCN e valutati dai suoi biologi per i quali ritengono che ci siano buone probabilità per la reintroduzione in natura degli stessi esemplari o dei loro discendenti.
- Esemplari
personali, che sono stati in possesso dello stesso proprietario per un
minimo di due anni, con un massimo di due esemplari per persona una
tantum (con l'eventuale applicazione di eccezioni come stabilite dal
WBCA e dalle normative australiane).
Cosa offre il World Parrot Trust
Un'esperienza
diretta nella conservazione dei pappagalli. Tramite le generose
donazioni dei nostri iscritti e sostenitori, il Trust finora ha
raccolto più di $1.500.000 per aiutare 37 specie minacciate di
estinzione in 22 paesi. I direttori e lo staff includono uno tra i
maggiori veterinari aviari, esperti del comportamento e della
riproduzione in cattività e diversi biologi.
LA PUBBLICAZIONE DEL PARROT ACTION PLAN
In
seguito ad un tentativo interrotto nei primi anni '90, il Trust ha
promosso la ripresa del progetto coinvolgendo oltre 150 biologi
internazionali specializzati nei pappagalli, organizzando una riunione
a Londra e seguendo i lavori fino alla pubblicazione nel 2000.
RAPPORTI CON I RICERCATORI SUL CAMPO
Il
Trust mantiene stretti contatti con in ricercatori che lavorano in
tutto il mondo. Tramite i finanziamenti, le consulenze tecniche e con
il nostro contributo al Parrot Action Plan abbiamo stabilito dei
rapporti positivi e produttivi con i ricercatori nella maggior parte
dei paesi di origine dei pappagalli.
UNO STRETTO RAPPORTO CON L'AVICOLTURA
Con
le sue radici nell'avicoltura, il Trust ha mantenuto dei rapporti
positivi e collaborativi con le comunità internazionali degli
avicoltori.
SEDI INTERNAZIONALI
Con
le sue tredici sedi internazionali, delle quali sei sono nell'Unione
Europea, il World Parrot Trust è in grado di collaborare con altre
organizzazioni per sviluppare questa campagna e promuovere
l'introduzione di normative responsabili nell'Unione Europea.
Come puoi aiutare...
Uno dei messaggi più efficaci che possono essere inviati all'Unione Europea
è che migliaia di persone in Europa e nel mondo ritengono che è ora di far
cessare
le catture degli uccelli in natura. E' una pratica crudele e uno
sfruttamento inaccettabile delle risorse naturali dei paesi in via di
sviluppo. L'Unione Europea è diventata il maggior importatore di
uccelli catturati in natura, le normative UE sono inefficaci per
fermare queste catture disumane e non sostenibili. Anche se
proseguiremo con diverse iniziative per portare a buon fine questa campagna,
puoi essere di grande aiuto semplicemente aggiungendo la tua firma a quelle
di migliaia di altre persone che sostengono il nostro obiettivo: lasciare gli uccelli
selvatici nell'ambiente che gli appartiene...la natura.
Firma la petizione su questo sito: www.worldparrottrust.org/
List-pappagallo e petizione del WPT