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denuncia/esposto contro l'uccisione del tacchino alla festa di Tranco (Asti)
A Tonco (provincia di Asti) il 20 marzo ha luogo una delle tante "feste" in cui si uccide allegramente un animale e poi "per gioco" gli si stacca la testa.
Per molti anni e fino al 2009 ogni opera di convincimento (presidi, blitz, lettere, telefonate, petizioni, diffide, gruppi di opinione) per l'utilizzo di un fantoccio in luogo del tacchino ucciso ando' a vuoto e, addirittura, la pro loco rifiutò di dare vita alla rievocazione se la testa del tacchino appeso non fosse stata quella di un animale AMMAZZATO.
Nel 2010, pressato da ogni dove, il sindaco emise un'ordinanza valida solo per quell'anno stabilendo l'uso di un simulacro in via sperimentale. Ciò provoco' grande malcontento del comitato organizzatore della rievocazione e si ripetè la minaccia di far saltare tutto. Se ciò sarebbe realmente avvenuto non lo sapremo mai, perchè la giostra del pitu 2010 non ebbe mai luogo a causa del maltempo.
Siamo nel 2011, non ci giunge notizia del definitivo abbadono della parte BARBARICA della rievocazione medioevale e il tempo del negoziato è FINITO.
Sul sito del Comune evidenziano in grassetto: "E' importante ricordare che il tacchino appeso sulla piazza non è quello portato in corteo, che ritornerà a casa vivo e vegeto, ma una 'controfigura' acquistata in macelleria."
E dunque? Cosa cambia? Fa meno VERGOGNA? Quello comprato in macelleria non finisce per essere stato ucciso per mettere in atto il gioco sanguionoso?
Poichè tale uccisione, in quanto NON NECESSARIA, è palesemente contro una legge italiana vigente, chiediamo a tutti di scrivere non una mail di protesta ma una vera e propria denuncia/esposto, seguendo le istruzioni di seguito riportate.
ATTENZIONE!
Primo: vi chiediamo di scriverla tassativamente entro i primissimi giorni di marzo 2011 affinchè ci sia il tempo per la messa in moto di questura, prefettura e procura.
Secondo: è un esposto per la segnalazione di un reato ai sensi di una legge di Stato, quindi copiate il testo come sta, evitate di scrivere richiami animalisti al buon cuore delle persone o al senso di civiltà che il momento storico richiederebbe. Queste cose non hanno alcuna rilevanza per questo tipo di documento, anzi sono controproducenti e fuori tema.
Terzo: l'oggetto della e-mail DEVE essere obbligatoriamente: Esposto contro l'uccisione del tacchino il 20/3/2011 a Tonco (AT)
Quarto: all'inizio, dopo "il sottoscritto" mettete vostri dati COMPLETI, come indicato; senza completezza NON è un esposto.
Quinto: un esposto presentato via e mail alla questura si presenta sicuramente MEGLIO (e avrà maggiore considerazione) se proviene da rossella.romani@tiscali.it che se da veganaincavolata1981@tin.it Insomma, se ce l'avete, usate una casella SERIA.
Gli indirizzi a cui inviare l'esposto sono:
gab.quest.at@pecps.poliziadistato.it, questore.at@poliziadistato.it, specialiosservatori.pref_asti@interno.it, lorenzo.micheluzzi@interno.it, casorzog@libero.it, presidente@regione.piemonte.it, assessore.turismo@regione.piemonte.it
oppure, col ";" come separatore:
gab.quest.at@pecps.poliziadistato.it; questore.at@poliziadistato.it; specialiosservatori.pref_asti@interno.it; lorenzo.micheluzzi@interno.it; casorzog@libero.it; presidente@regione.piemonte.it; assessore.turismo@regione.piemonte.it
Mandate il messaggio per favore anche in copia nascosta (CCN) a: antispecismo@tiscali.it
Se non sapete farlo, o non volete inviare i vostri dati a persone che non siano le istituzioni stesse, mandate A PARTE una copia del messaggio (eventualmente senza i vostri dati) a tale indirizzo. Serve solo per contare quante persone partecipano.
Qui sotto il testo del messaggio da inviare: va inviata solo la parte la parte in corsivo, senza il resto dell'e-mail. Il testo e' da completare coi vostri dati anagrafici, il luogo e la data.
Oggetto del messaggio: Esposto contro l'uccisione del tacchino il 20/3/2011 a Tonco (AT)
- Al Questore di Asti: Felice La Gala
- al Prefetto di Asti: Paola Picciafuochi
- alla Prefettura di Asti Area I - Ordine e Sicurezza Pubblica: Dirigente Lorenzo Micheluzzi
- Al sindaco del comune di Tonco: Giancarlo Casorzo
LUOGO, DATA
Oggetto: Denuncia/esposto di imminente reato di cui all'art 544 bis c.p.
Il/La sottoscritto/a NOME COGNOME, nato/a a LUOGO DI NASCITA il DATA DI NASCITA e residente in CITTA', VIA, denuncia a codeste Autorità quanto segue.
Il giorno 20 marzo 2011 in località non nota del Comune di Tonco (At) sarà ucciso un tacchino con l'unico scopo di utilizzarne la carcassa ne "la giostra del pitu": il tacchino ucciso sarà appeso ad un filo sulla piazza di Tonco e alcuni personaggi a cavallo prenderanno il cadavere a bastonate al fine di provocare il distacco della testa. Vince la gara chi riesce and infliggere la bastonata che stacca la testa dell'animale (Precedentemente ucciso per scopi ludici, quindi senza necessità).
Ritenendo che, senza nulla togliere alla rievocazione della "giostra "il tacchino vero possa essere sostituito da un simulacro o altro facente veci, si rileva che:
1. l'uccisione si presenta come NON NECESSARIA;
2. ciò realizza l'ipotesi di reato di cui all'articolo 544 bis del codice penale.
3. I soggetti a cui è iscrivibile il reato sono gli organizzatori della "giostra del pitu"; da informazioni rilevate sul sito del comune di Tonco risultano essere le persone fisiche che operano per la pro loco di Tonco (con sede in piazza Lanfranco 1 - 14039 Tonco - tel 0141 991044 - fax 991259) e precisamente:
- Presidente - Marco Chiabrero
- Vice Presidente - Armando Trevisan
- Segretario - Mauro Berardo
- Consigliere di diritto Casorzo Giancarlo (sindaco)
ed ancora:
- Consiglio direttivo
- Mauro Berardo (Segretario)
- Carlo Roero
- Felice Eterno
- Anna Maria Cagli
- Monica Roero
- Lorenzo Gallia
- Alex Vasario
- Stefano Bosso
4. il reato è perseguibile d'ufficio.
Vogliano codeste Autorità intraprendere le azioni necessarie ad evitare il reato e/o ad irrogare ai responsabili le le pene previste. ("Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi".)
Distinti saluti,
...nome cognome...
Fonte: AgireOra