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Libertà ritrovata per alcuni volatili grazie alla Polizia di Como
Lo scorso sabato pomeriggio, nel cielo grigio sopra a Rovenna, hanno ripreso il volo un barbagianni (Tyto alba), un allocco (Strix aluco), uno sparviere (Accipiter nisus), una tortora dal collare orientale (Streptopelia decaoto), un colombaccio (Columba palumbus), un verzellino (Serinus serinus) ed una tordela (Turdus viscivorus) ed in alcuni casi sono stati proprio i bambini, accorsi numerosissimi, a liberare con le loro mani, aiutati da un ufficiale della Polizia provinciale, i volatili. Una grande emozione, che di certo non dimenticheranno.
Il Servizio per il recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà, attivo ormai da alcuni anni presso la Polizia provinciale di Como, è stato voluto dall'assessore Ivano Polledrotti ed ha già consentito un cospicuo numero di recuperi e successive reintroduzioni in libertà; tempo fa, ad esempio, avevamo avuto modo di parlare della storia a lieto fine di numerosi rondoni soccorsi grazie a questo servizio. Si tratta di un Servizio che vede i cittadini collaborare con le istituzioni, in quanto molto spesso le segnalazioni provengono proprio dai cittadini: chi trova un animale selvatico ferito contatta il centralino della Polizia comasca allo 031.230221 e personale dipendente o volontario provvede al recupero dell'animale ed al trasporto al centro specializzato, gestito dal WWF di Vanzago. I volontari possono essere G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) o Guardia Caccia Volontari, personale comunque appositamente formato grazie ad uno specifico corso e perfettamente in grado di rapportarsi ad animali selvatici feriti.
Elena Bianchi